Nelson Rolihlahla Mandela nacque il 18 luglio 1918 a Mvezo, in Sudafrica, in una famiglia reale della tribù Thembu. Il suo nome significa “tirare il ramo di un albero”, ma il mondo lo conoscerà come Madiba, il nome del suo clan, simbolo di dignità, resistenza e riconciliazione. Cresciuto in un contesto tradizionale, Mandela ricevette un’educazione cristiana e studiò legge all’Università di Fort Hare e poi a Johannesburg, dove si avvicinò alla lotta contro il sistema dell’apartheid, che segregava i neri sudafricani e li privava dei diritti fondamentali.
Nel 1944 si unì all’African National Congress (ANC) e fondò la Youth League, promuovendo campagne di disobbedienza civile e resistenza non violenta. Ma dopo il massacro di Sharpeville nel 1960, Mandela abbandonò la non violenza e contribuì alla creazione del braccio armato dell’ANC, Umkhonto we Sizwe (“La lancia della nazione”). Fu arrestato nel 1962 e condannato all’ergastolo nel celebre processo di Rivonia. Durante il processo, pronunciò parole che sarebbero diventate leggenda:
“Ho combattuto contro la dominazione bianca, e ho combattuto contro la dominazione nera. Ho nutrito l’ideale di una società libera e democratica… È un ideale per cui sono disposto a morire.”
Mandela trascorse 27 anni in prigione, gran parte dei quali nella famigerata Robben Island, in condizioni durissime. Ma non cedette mai. Divenne il simbolo vivente della lotta per la libertà, mentre il mondo intero chiedeva la sua liberazione.
Fu rilasciato il 11 febbraio 1990, e da quel momento guidò la transizione verso una democrazia multirazziale. Nel 1994, fu eletto primo presidente nero del Sudafrica, con un messaggio di unità, perdono e riconciliazione. Il suo governo promosse la Commissione per la Verità e la Riconciliazione, guidata da Desmond Tutu, per affrontare i crimini dell’apartheid senza vendetta.
Mandela lasciò la presidenza nel 1999, ma continuò a essere una voce morale globale, impegnato per la pace, la lotta all’AIDS, i diritti umani. Morì il 5 dicembre 2013, a 95 anni, circondato dall’affetto del suo popolo e dal rispetto del mondo intero.
L’eredità
Nelson Mandela è oggi considerato uno dei più grandi leader morali e politici del XX secolo. La sua vita è stata una testimonianza di coraggio, pazienza, dignità e speranza. Ha dimostrato che la libertà non si conquista con l’odio, ma con la perseveranza e la compassione.
Scrisse:
“Essere liberi non significa soltanto spezzare le proprie catene, ma vivere in modo da rispettare e valorizzare la libertà degli altri.”
E ancora oggi, il suo nome è pronunciato come una preghiera da chi lotta per la giustizia.
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