La Resistenza italiana fu uno dei capitoli più significativi e drammatici della storia italiana del XX secolo. Rappresentò un vasto movimento di opposizione politico-militare al nazifascismo che si sviluppò durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare tra il 1943 e il 1945, nelle regioni del Centro e Nord Italia occupate dalle forze tedesche e dalla Repubblica Sociale Italiana (RSI) di Benito Mussolini.
Quando e Come Nacque la Resistenza?
La Resistenza, e con essa le formazioni partigiane, nacque in modo organico e diffuso in seguito a un evento cruciale: l'Armistizio di Cassibile dell'8 settembre 1943.
Il Crollo: L'annuncio dell'armistizio, che sanciva la fine delle ostilità tra il Regno d'Italia e gli Alleati (anglo-americani), colse impreparato il Paese e provocò il collasso dello Stato nazionale e delle sue forze armate. Il re Vittorio Emanuele III e il governo guidato da Pietro Badoglio fuggirono da Roma verso Sud, lasciando l'esercito e la popolazione allo sbando.
L'Occupazione Tedesca: L'Italia settentrionale e centrale fu rapidamente occupata dalle truppe della Germania nazista, che consideravano gli italiani dei traditori. Subito dopo, i tedeschi liberarono Mussolini, il quale fondò un governo collaborazionista a Nord: la Repubblica Sociale Italiana (RSI), con sede a Salò.
La Scelta della Lotta: Di fronte all'occupazione e alla violenza nazifascista, migliaia di italiani — ex-militari dell'esercito regio disperso, giovani che volevano evitare la leva della RSI, operai e contadini, e vecchi militanti antifascisti usciti dalla clandestinità — presero la decisione di "darsi alla macchia", ossia rifugiarsi in montagna o nelle zone rurali per iniziare la lotta armata. Questi furono i primi partigiani.
Perché Nacque la Resistenza?
Il movimento partigiano nacque per una combinazione di motivazioni profonde, che lo resero al contempo una guerra di liberazione, una guerra patriottica e una guerra civile:
Liberazione dall'Invasore Straniero: La ragione primaria fu la lotta contro l'occupazione nazista e l'obiettivo di liberare il territorio italiano. La Resistenza si inquadra come un movimento patriottico per riconquistare la sovranità nazionale.
Antifascismo e Democrazia: Fu anche la ripresa, in forma militare, della lotta antifascista repressa per vent'anni dalla dittatura. I partigiani combattevano per la libertà e per l'instaurazione di un sistema democratico, che alla fine porterà alla Repubblica Italiana.
Guerra Civile: La Resistenza fu anche una "guerra civile" poiché vide italiani (partigiani) scontrarsi contro altri italiani (i fascisti della RSI, detti "repubblichini"), in un conflitto ideologico e fratricida.
Organizzazione e Azione dei Partigiani
Le formazioni partigiane si organizzarono in Brigate e Divisioni (come le Brigate Garibaldi, le Brigate Matteotti, Giustizia e Libertà, e quelle di ispirazione cattolica) e furono coordinate a livello politico dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), costituitosi a Roma il 9 settembre 1943. Il CLN riuniva i rappresentanti dei principali partiti antifascisti (comunisti, socialisti, Partito d'Azione, Democrazia Cristiana, liberali, ecc.), che misero da parte le differenze ideologiche per l'obiettivo comune di sconfiggere il nazifascismo.
I partigiani adottarono tattiche di guerriglia:
Sabotaggio: Interrompevano linee di comunicazione (ferrovie, ponti) e sabotavano installazioni militari tedesche.
Attacchi a Sorpresa: Colpivano con imboscate e azioni fulminee le colonne e i presidi nazifascisti.
Supporto agli Alleati: Raccoglievano informazioni per le forze alleate e preparavano il terreno per l'avanzata liberatrice.
La lotta partigiana culminò nell'insurrezione generale proclamata dal CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia) il 25 aprile 1945, giorno in cui Milano e Torino furono liberate prima dell'arrivo degli Alleati. Questa data è oggi celebrata come la Festa della Liberazione.
Il documentario su YouTube offre un approfondimento sulla nascita della Resistenza italiana, partendo dal cruciale 8 settembre 1943.

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