Il razzismo è una menzogna che uccide la verità
Ogni essere umano è voce. Ogni volto è mondo. Ogni differenza è ricchezza.
Il razzismo non è solo un’opinione sbagliata. È una struttura. Una struttura che divide, che gerarchizza, che disumanizza. Una struttura che trasforma la pelle in confine, la lingua in sospetto, il nome in condanna.
Il razzismo non ci piace. Ma non basta. Il razzismo va smontato. Va denunciato. Va rifiutato in ogni sua forma: sottile, istituzionale, quotidiana.
Il razzismo è costruzione, non natura
Nessuno nasce razzista. Il razzismo si insegna. Si trasmette nei silenzi, nei programmi scolastici, nei titoli dei giornali, nei controlli selettivi, nei confini tracciati con il righello del privilegio.
Il razzismo è una pedagogia dell’esclusione. Una grammatica dell’umiliazione. Una logica che trasforma l’altro in problema, in minaccia, in bersaglio.
Il razzismo è cancellazione
Il razzismo cancella. Cancella storie, nomi, contributi, memorie. Cancella la complessità e impone la semplificazione. Cancella la pluralità e impone l’uniformità.
Ogni volta che si nega la voce a chi è stato marginalizzato, il razzismo agisce. Ogni volta che si parla di qualcuno senza ascoltarlo, il razzismo si rafforza. Ogni volta che si giustifica la disuguaglianza, il razzismo si istituzionalizza.
La resistenza è voce, è corpo, è scelta
- Ogni parola che restituisce dignità è resistenza.
- Ogni gesto che rompe il silenzio è resistenza.
- Ogni scelta che rifiuta il privilegio è resistenza.
- Ogni memoria che difende la pluralità è resistenza.
La resistenza non è gentile. È necessaria. È radicale. È quotidiana.
Il mondo non è uno. È molti.
Il razzismo vuole un mondo solo. Un mondo uniforme, obbediente, gerarchico. Ma il mondo è molti. È lingue, è volti, è storie intrecciate. È confini che si dissolvono, è ponti che si costruiscono.
Difendere la pluralità non è un gesto estetico. È un atto politico. È un atto spirituale. È un atto umano.
Il razzismo non ci piace. Ma soprattutto, non ci appartiene. Non ci rappresenta. Non ci definisce. Lo smascheriamo. Lo sfidiamo. Lo superiamo. Perché ogni essere umano è voce. Ogni volto è mondo. Ogni differenza è ricchezza.
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